venerdì 28 dicembre 2012

Asef, il billancio di un anno... con un occhio alle elezioni

 
Intervista al presidente dell'Associazione settore edile di Fiumicino, Palmerino Faratro
Il Faro on line – Un anno di lavoro, di manifestazioni, di speranze, di faticose conquiste, di disillusioni, di problemi, di soluzioni. L’associazione settore edile di Fiumicino (Asef) e il suo presidente  Palmerino Faratro mai come quest’anno sono stati al centro del dibattito cittadino. Non c’è solo la generalizzata crisi del settore a tenere banco, ma anche alcuni specifici problemi di Fiumicino, dal nuovo regolamento edilizio all’ancora irrisolto caso dei B4a.

Allora, presidente Faratro. Dalla manifestazione di gennaio (che portò politici, imprenditori e cittadini fino all’aeroporto) ad oggi ne è passata di acqua sotto i ponti…“E tante cose sono accadute. Siamo riusciti ad aprire tavoli tecnici sia con il Comune sia con la Regione, cosa mai accaduta prima e soprattutto non con questa frequenza. Siamo riusciti ad ottenere che il Piano B4a fosse considerato in conformità al Piano regolatore, sempre in accordo col settore pianificazione del Comune. Non è poco, anche se manca ancora l’ultimo tassello, quello dell’ormai famigerato art. 89, quello del cosiddetto parere geologico-vegetazionale. Speriamo però che tutto si concluda nei primi sei mesi del 2013; le condizioni ci sono, basta non perdere ulteriore tempo”.

Ma c’è il problema del gas nel sottosuolo…
“Riteniamo sia un problema superabile. E non lo diciamo noi, ma l’Ingv (Istituto nazionale di geologia e vulcanologia) che ha già fatto presente come le disposizioni regionali siano impraticabili. Superato questo scoglio l’ok al parere è conseguente…” Come è cresciuta l’associazione in questo anno?“Abbiamo quadruplicato gli iscritti, arrivando a circa 1200 persone. E soprattutto siamo riusciti a far capire che l’Asef non è un’associazione politica ma di imprenditori. Non ha colore e dialoga con tutti. Cercando quelle risposte che possano dare linfa al settore”

C’è chi pensa che lavoriate solo per il vostro tornaconto personale…
“Senta, bisogna finirla col demonizzare chi fa imprenditoria, quasi fosse un reato fare il costruttore. Il nostro è un lavoro che produce business, ma da anche tanto alla collettività in termini di occupazione, di indotto, di forniture, di manutenzione, E poi forse la gente non lo sa, ma sulle case invendute i costruttori pagano l’Imu come se fosse una seconda casa, dunque cifre astronomiche che vanno nelle casse comunali per essere restituite al servizio del territorio”.

Il nuovo regolamento edilizio vi penalizza, almeno rispetto ai parametri che avete utilizzato fino a oggi?
"Sì, ci penalizza, ma prendiamo atto che era un passaggio obbligato per l’Amministrazione comunale per essere in linea con le disposizioni regionali, e non ce l’ho con nessuno. Piuttosto voglio guardare avanti, e visto il nuovo regolamento edilizio, penso sia possibile lavorare su una variante alla norma che riguarda i volumi tecnici. I nostri tecnici ritengono sia possibile, salvaguardando la ratio della legge, lavorare su alcuni parametri per aiutare un settore fortemente in crisi; basti pensare che nel Lazio oggi ci sono 20.000 posti di lavoro in meno in questo settore.

Sta dicendo che vuole istituzionalizzare gli abusi?
“Guardi, da lei accetto la provocazione perché conosco la sua buona fede. No, non vogliamo istituzionalizzare gli abusi, anzi. Vogliamo rendere più utili quei piani dedicati, per legge, ai servizi. Siamo chiari: niente camere da letto, niente cucine, niente bagni. Solo spazi dedicati ai servizi che siano più gestibili. Si può fare, e siamo pronti a metterci a disposizione degli uffici comunali se avranno voglia di chiamarci”.

Già , gli uffici comunali. Ma tra un po’ cambia tutto…
“Non tutto: i dirgenti restano al proprio posto. E comunque per questo chiarisco bene la mia posizione: siamo pronti a confrontarci con chi avrà voglia di confrontarsi con noi. Il nostro interesse non è né di bandiera né di colore: è di operatività. Nonostante la crisi siamo un gruppo di imprenditori che credono nel territorio, che vogliono andare avanti a Fiumicino. Cerchiamo le condizioni migliori – politiche, economiche e istituzionali - per farlo”.
Angelo Perfetti


 

mercoledì 12 dicembre 2012

Regolamento edilizio, prevale la linea del dialogo


L'Asef “chiama” l'amministrazione comunale: insieme possiamo trovare il modo di salvare il comparto rispettando la legge

Il Faro on line - “Se da una parte è evidente che le regole e le leggi vanno rispettate, dall'altra è altrettanto evidente che queste non possono soffocare un intero comparto, mettendo in ginocchio una città e il suo territorio, bloccando l'economia in un momento già drammatico per la congiuntura nazionale”. La premessa è fatta dal presidente del'Asef, Palmerino Faratro, che fa riferimento alle ultime disposizioni regionali sulle autorizzazioni edilizie.

"Va dato atto al Sindaco e al suo staff - prosegue Faratro - di aver trovato, già in passato, soluzioni normative e tecniche che, pur nel rispetto delle linee fondamentali della legislazione vigente, consentissero l'avvio e il proseguo dei lavori. Questa disponibilità mostrata in passato può essere utile ancora oggi, e per questo mettiamo a disposizionela nostra struttura, la nostra esperienza, per trovare insieme un modo di uscire da questo pantano. La legge lascia aperti dei varchi, perché come sempre detta regole generali che, in qualche misura è possibile interpretare. E attenzione, il legislatore fa questo proprio per permettere ai territori, uno diverso dall'altro, di poter aggiustare il tiro in base alle esigenze locali pur mantenendo salda l'impostazione generale. Se il primo cittadino prenderà ancora una volta a cuore questa questione così importante per il territorio potrà dare un senso anche all'ultimo spicchio di legislatura, marcando ancora una volta la sua capacità di dare risposte.

Per questo l'Asef ha protocollato una richiesta di incontro con i vertici dell'Amministrazione comunale, in primis con il Sindaco, con lo scopo di studiare insieme quali spazi di manovra possano esserci rispetto alla rigidità delle regole vigenti.

E a proposito di legislatura – conclude Faratro – vale al pena sottolineare un'ultima cosa: l'associazione settore edile di Fiumicino conta circa 1200 iscritti, che rappresentano una grande fetta di economia territoriale. Abbiamo bisogno di capire dove andrà questo comune, chi potrà tutelare le nostre imprese e i nostri interessi, che poi a cascata significano lavoro per tutti. Abbiamo bisogno di progetti, di programmi e di capire di chi questo territorio si può fidare...”



mercoledì 25 luglio 2012

giovedì 5 luglio 2012

B4a, ULTIMO ATTO IN REGIONE


Amici di Fiumicino, un saluto a tutti voi,

è finalmente arrivata la notizia tanto attesa: il piano

B4a inizia il suo percorso per l'approvazione definitiva



Inviato dal Comune di Fiumicino il "Piano" rivisitato e corretto. Faratro (Asef): "Sì, risulta anche a noi. Ora l'iter formale durerà ancora pochi mesi. Ecco come..."

Il Faro on line – Voci di corridoio alla Regione Lazio davano per arrivato sul tavolo della Pisana, da parte del Comune di Fiumicino, il famoso piano dei B4a, in attesa del parere geologico-vegetazionale, quel “famigerato” art. 89 che potrebbe concludere l’iter del piano togliendolo dalla morsa della variante urbanistica per metterlo dentro alla più comoda (e veloce) conformità al piano regolatore. Trattandosi di cose tecniche, siamo andati a chiedere a chi più di tutti potrebbe essere interessato all’argomento e saperne qualcosa, l’associazione dei costruttori edili di Fiumicino.“Le confermo la notizia – esordisce Palmerino Faratro, presidente dell’Asef (Associazione settore edile di Fiumicino) – il nuovo piano è in Regione già da qualche giorno”.

Dunque qual è l’iter burocratico amministrativo che adesso seguirà?“Beh, la Regione ha 60 giorni di tempo per controllare il documento inviato dal Comune, ma se non ci sono intoppi il parere positivo sull’articolo 89 potrebbe arrivare anche prima”

E poi?
“Dopo - spiega Faratro - per far diventare il nuovo piano conforme al Piano regolatore, serviranno alcuni passaggi formali dell’amministrazione comunale di Fiumicino”.

Quali? “Prima di tutto il Consiglio comunale dovrà annullare la delibera di variante esistente, in quanto superata dal nuovo Piano. Successivamente lo stesso Piano dovrà andare in Giunta per essere adottato. Poi ci vorranno i 60 giorni di legge per presentare eventuali osservazioni, dopodiché l’iter sarà concluso e il Piano potrà essere adottato definitivamente”.

Tempi tecnici?“Qualche mese, non di più. Comunque prima dell’inverno”.

E dopo?
“A quel punto, stante la nuova legge regionale in vigore, formalmente il Piano diventerà operativo. Starà poi all’amministrazione comunale, se lo riterrà opportuno, iniziare a dare le concessioni per costruire lasciando – come accaduto per altre parti del territorio – la clausola riguardante l’abitabilità rispetto alle prescrizioni ancora esistenti”.

Insomma, sembra di capire che l’iter burocratico è vicino alla conclusione per ciò che riguarda la Regione, la quale da quel momento in poi non avrà più alcun intervento diretto su ciò che già risulta conforme al Piano regolatore. Poi ci sarà ancora qualche passo da fare a livello comunale, prima dell’adozione definitiva del nuovo Piano. Un passo in avanti dunque, non definitivo, ma pur sempre un bel passo in avanti.
Angelo Perfetti

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sabato 9 giugno 2012

Faratro: "B4a e Imu, non ci siamo. La politica ci faccia capire quale futuro vuole costruire"


Intervista al presidente dell'Asef (Associazione settore edile di Fiumicino) a margine dei lavori del Consiglio Comunale

Il Faro on line - Imu e B4a. Sono stati due temi protagonisti degli ultimi consigli comunali. La politica ha detto la sua, formalizzando alcune proposte e soluzioni per l'immediato e per il futuro. Ma cosa ne pensa chi proprio su quei temi si è impegnato in prima persona, come rappresentante degli imprenditori edili, Palmerino Faratro? Più volte lo abbiamo visto fare aperture mdi credito verso il Palazzo, e dunque ora che il Palazzo si è espresso ci è sembrato opportuno andare a sentire la sua posizione..."Non mi convince. La posizione del Comune sui B4a e sull'Imu posta sui terreni davvero non mi convince", risponde Faratro (nella foto). Cioè? "Il fatto è - continua Faratro - che restano aperte troppe domande rispetto a questioni che, almeno per ciò che concerne il Comune, avrebbero dovuto essere già risolte. E non sono domande di poco conto..."

Allora facciamole. Su questo giornale non ci siamo mai tirati indietro rispetto all'apertura di un dibattito, dunque siamo pronti a dare cassa di risonanza a dubbi che poi, se vorranno, i rappresentanti comunali potranno chiarire meglio il proprio pensiero. Mettiamole in fila...
"Lei è un po' provocatorio, ma non mi sottraggo al gioco. Se dico che ci sono punti oscuri sono anche in grado di evidenziarli di preciso. Allora: 1) Quale garanzia avremo che alla data di settembre effettivamente si tornerà ad un valore agricolo? Di promesse ne abbiamo sentite tante, ma vogliamo vedere i numeri scritti nero su bianco in maniera indelebile e non vaga. Ripeto: ci sono queste garanzie?2) Visto che il piano dei B4a è scaduto il 25 febbraio 2011, attualmente come dobbiamo considerare quelle aree. Ancora edificabili? E in base a quale criterio?3) Perché si è voluto incidere ancora di più sui costi dei costruttori rispetto alle tasse da pagare sulle case invendute ben sapendo che il mercato è fermo e che quegli aggravi di costi avranno un solo possibile sbocco, che è quello di incidere sull'occupazione non certo sul patrimonio personale di questo o quell'imprenditore? Si parla tanto del Decreto "Sviluppo Italia" e si critica Monti, anche da questo Comune, perché non muove un dito per l'imprenditoria, ma mi pare che anche quanto a "Sviluppo Fiumicino" siamo messi malissimo. Dove porterà tutto questo?"

Tre domande "pesanti", che danno il segnale di un malessere piuttosto profondo, quasi un cambio di rotta rispetto al suo recente passato...
"Noto che lo spirito un po' provocatorio dell'intervista non si attenua, ma in realtà non è esattamente come dice lei. C'è malessere, certo, ma non c'è alcun cambio di rotta. Il punto è che per navigare e tenere la rotta, soprattutto quando si vuole approdare, occorre un punto di riferimento, un faro appunto. La politica di Fiumicino deve dare un segnale chiaro del percorso che vuole fare, dove vuole andare, in che direzione intende muoversi anche e soprattutto - prosegue Faratro - in vista delle prossime elezioni, dove voteremo chi ci amministrerà per i prossimi cinque anni. Non è questione di cambiare rotta, è questione si sapere quale sia. La vera domanda, purtroppo ancora senza risposta - è questa".
Angelo Perfetti


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giovedì 31 maggio 2012

B4a, Aranova come Isola Sacra

Palmerino Faratro (Asef): "Definita, in maniera completa, la procedura burocratico amministrativa necessaria per ottenere i permessi di costruire"



Il Faro on line - C’è una novità importante, anzi due, sulla vicenda dei B4a che – a scanso di equivoci – non può con questo considerarsi conclusa. E’ il fatto che nella riunione in Regione dello scorso giovedì, alla quale ha partecipato l’assessore regionale Ciocchetti, un delegato dell’assessorato regionale all’Ambiente, due dirigenti del Comune di Fiumicino e l’Asef (Associazione settore edile Fiumicino), è stato codificato il fatto che sia i vincoli e sia la possibilità di superamento degli stessi non prevederà modifiche a livello operativo tra la zona di Isola Sacra (di cui si parla sempre) e quella di Aranova (di cui si parla meno).

Non è però l’unico risultato raggiunto. Nel corso della riunione si è definita, in maniera completa, la procedura burocratico amministrativa che – fatta salva sempre la costruzione della strada argine – sarà necessaria per ottenere i permessi di costruire. Come abbiamo detto, non è la soluzione a tutta la vicenda, ma fissa quei paletti indispensabili affinché, appena ci sarà l’ok regionale, si sappia cosa fare e come fare.

Cerchiamo di vedere nel dettaglio cosa è scaturito da quella riunione, chiedendo al presidente dell’Asef, Palmerino Faratro, se ci spiega punto per punto questa “benedetta” procedura quali passi dovrà seguire.

“Visto il tipo di domanda – risponde Faratro – cercherò di essere schematico, in modo da facilitare la comprensione di questa complicata materia anche ai profani.

Punto 1: il Piano dei B4a deve andare alla Regione per l’acquisizione del cosiddetto art. 89, cioè il parere geologico-vegetazionale. Viste le carte sul tavolo, questo passaggio dovrebbe essere veloce e indolore.
Punto 2: Il piano passa al vaglio della Vas, la Valutazione ambientale strategica, che però grazie ad una legge regionale di recente attuazione potrà essere dato in conformità al Piano regolatore generale, e non sarà considerato più in “variante”. Punto3: passate le prime due valutazioni, il Piano B4a dovrà essere considerato conforme al Piano regolatore generale del Comune di Fiumicino, ma per diventare operativo ci sarà bisogno di un atto formale.
Punto 4: L’atto formale sarà l’annullamento della vecchia delibera di variante e l’adozione della Giunta comunale del nuovo strumento urbanistico, cioè il Piano B4a ormai conforme al Prg”.

Fin qui le spiegazioni di Faratro. Attenzione a non farsi impressionare dalla sequenza; i passaggi sono piuttosto veloci e richiedono qualche mese, circa 6, per la formalizzazione totale. Non sono giorni… ma nemmeno anni. In parallelo – come abbiamo già detto – ci sarà la costruzione della strada argine. E anche su questa, a giorni, ci potranno essere delle significative novità”.
Angelo Perfetti

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giovedì 3 maggio 2012

B4A, video del presidente dell'ASEF, Faratro Palmerino

La regione sblocca l'iter per l'approvazione dei terreni B4A di Fiumicino.
Adesso ci pensi il comune.





Intervista al presidente dell'ASEF, Faratro Palmerino

Caso B4A: i cittadini si aspettano una risposta. Fiumicino Online ha intervistato il dott. Palmerino Faratro, Presidente Associazione ASEF


Qui potrete trovare il video dell'intervista: FIUMICINO ONLINE

Il sindaco "ordina" il rilascio immediato dei permessi di costruire


Il Comune adotta le modifice varate dall'Autorità di Bacino e sblocca il territorio escluso dal rischio idrogeologico (zona verde). Resta la possibilità di costruire anche nella zona rossa, ma senza certificato di abitabilità. Domanda: perchè non fare lo stesso per i B4a?

Il Faro on line - L’Autorità di Bacino “chiama. Il Comune di Fiumicino “risponde”. Nel giro di pochi giorni qualcosa di concreto finalmente si sta muovendo sul terreno minato dell’edilizia e dei vincoli idrogeologici da rischio esondazione. Ben lungi dall’aver sistemato totalmente la questione (il vincolo resta per metà Isola Sacra finché non sarà realizzata la cosiddetta strada-argine e c’è sempre la questione B4a aperta) va però sottolineato come la data di ieri sia stata in un certo senso epocale, almeno rispetto agli avvenimenti degli ultimi giorni. La gente si aspettava un atto concreto, dopo mesi e mesi di chiacchiere, e stavolta l’atto è arrivato. Si chiama “Ordinanza n.230”, ed è il documento con il quale il sindaco, prendendo atto delle modifiche e integrazioni apportate dall’Autorità di Bacino del fiume Tevere al Piano stralcio di assetto idrogeologico (Ps6) e al Piano stralcio per il tratti metropolitano del Tevere da Castel Giubileo alla foce (Ps5), autorizza “con decorrenza immediata” il rilascio di permessi di costruire per progetto ricadenti all’interno della zona perimetrata di colore verde, “senza la prescrizione riguardante il divieto di rilascio del certificato di agibilità”.

E nella zona rossa? “Resta inteso – prosegue l’ordinanza – che i permessi riguardanti la realizzazione di nuovi edifici, all’interno della zona perimetrata di colore rosso, dovranno sempre mantenere tale prescrizione”.Fin qui le nuove costruzioni. E quelle costruite col vincolo, e dunque senza abitabilità? Il sindaco ordina “di attivare, con decorrenza immediata, l’iter tecnico amministrativo riguardante il rilascio dei certificati di agibilità riguardante tutti gli immobili realizzati all’interno della zona perimetrata di colore verde”, prevedendo ovviamente anche il riesame delle richieste avanzate precedentemente alla data di pubblicazione del decreto dell’Autorità di Bacino, e cioè dell’8 marzo 2012.

Un passo avanti importante, che lascia però spazio ad un’ipotesi interpretativa che potrebbe sbloccare da subito anche la questione dei B4a. Per chiarezza sottolineiamo che l’ipotesi alla quale facciamo riferimento è solo un congettura giornalistica e non un atto formale di un Ente (l’unico atto reale è l’ordinanza del sindaco riguardante la zona verde), ma certo è una congettura che procede per logica, ed è un caso di specie applicabile al comparto edilizio denominato B4a. Chiariamo meglio il concetto: se oggi come ieri è possibile costruire in terreni vincolati dal rischio idrogeologico (rosso) pur consapevoli che in tali costruzioni insisterà l’assenza di abitabilità fino anche il vincolo non sarà eliminato, perché la stessa cosa  non è possibile sui cosiddetti B4a? In fin dei conti anche per loro vale il rischio idrogeologico, né più né meno come quello delle zone rosse, e dunque anche sui B4a - dove peraltro la questione è in via di definizione a distanza di mesi – si potrebbe autorizzare a costruire senza dare l’agibilità.

La logica dice questo, tanto più che se le costruzioni sono conformi al piano regolatore, in base al nuovo Piano Casa approvato dalla Regione Lazio, non c’è più necessità di un passaggio alla Pisana ma tutto può (anzi, deve) essere gestito direttamente dal Comune. Vedremo se il Comune di Fiumicino col placet dei suoi uffici tecnici, in attesa di risolvere definitivamente ogni questione idrogeologica con la costruzione della strada-argine, potrà consentire ai cittadini almeno di iniziare i lavori, il che porterebbe un bel risparmio di tempo rispetto a quanto è possibile ipotizzare attualmente.
Angelo Perfetti

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mercoledì 2 maggio 2012

B4a a Fiumicino. E' tutto pronto, ora subito il piano in Consiglio


Palmerino Faratro (Asef) spiega le ultime novità che riguardano il comparto edilizio

Il Faro on line - Sul tema caldissimo dei B4a abbiamo pubblicato nella nostra sezione youtube un'analisi di Palmerino Faratro, presidente dell'Asef (Associazione settore edile Fiumicino). Abbiamo ritenuto opportuno, viste le notizie riportate nel video, trascrivere sotto forma di articolo l'intero intervento, così da permettere a una più vasta platea di leggere e informarsi, utilizzando il mezzo "classico" della lettura, oltre a quello dell'ascolto che resta comunque visibile in home page.

L'intervento di Faratro

"Abbiamo una novità: la Regione Lazio ha sbloccato la procedura per l’approvazione del Piano. Si è formato un comitato tecnico al quale erano presenti l’Autorità di bacino, l’Ardis, l’Autorità portuale e la Regione Lazio che in prtica hanno detto a  Fiumicino di presentare i pareri e hanno dato la massima disponibilità; quindi come sappiamo il piano adeso è in conformità al piano regolatore e ora spetta a Fiumicino l’approvazione.

Per noi questo è un vantaggio che ci consentirà di anticipare i termini, non dobbiamo aspettare l’argine per poi proseguire con  il Piano, e quindi forse ci troveremo in parallelo realizzazione dell’argine e l’approvazione del Piano. Ora dobbiamo portare il Piano in Consiglio Comunale; il passaggio è questo e poi si farà tutto tramite Giunta. Questa sembra essere la procedura.

Abbiamo visto la volontà di tutti, la volontà del sindaco, dell’assessore  Mario Russo, abbiamo parlato con Gonnelli che è uno dei  promotori di questa battaglia che stiamo portando avanti. Siamo tutti sulla stessa linea, e io chiedo al Presidente del Consiglio Mauro Gonnelli di attivarsi  per velocizzare il tutto perché noi stiamo aspettando.  Per noi è importante: vogliamo riassumere il personale che abbiamo licenziato, perché malgrado la crisi abbiamo voglia di andare avanti; ci sono persone che  aspettano, non solo gli imprenditori ma anche i proprietari dei singoli lotti che stanno aspettando da anni per avere le case per le loro famiglie. Siamo in attesa.

Il consiglio che dò a tutta la parte politica di Fiumicino, visto che  ho parlato con  tutti e sono disponibili, è: se la disponibilità è di tutta la parte politica questo lo dovete dimostrare in aula e a breve; non possiamo aspettare che questa cosa si concretizzi con la campagna elettorale perché manca un anno, non possiamo aspettare un anno. Se questo avverrà non saremo d’accordo: per noi non è un esigenza politica ma lavorativa. Saremo attenti su questo.

L’altra novità la sapete tutti e che l’Isola Sacra  è stata declassificata. La metà  di Isola Sacra non è più rischio esondazione, ma anche su questo non ci troviamo d’accordo, perché noi la vogliamo tutta libera, anche il singolo lotto, il più piccolo lotto dovrà essere libero dal vincolo esondazione e noi ci batteremo per questo anche per il  singolo lotto, per  l’ultimo lotto rimasto; stiano tranquilli tutti che faremo questo. La novità comunque è che in quelle zone non più a rischio esondazione e si possono ritirare le agibilità. È una grande cosa ma non è quello che vogliamo; per ora ci prendiamo questo.

Stiamo anche ragionando anche sulla Vas (Valutazione ambientale strategica)  che è un parere indispensabile per il piano. Sstiamo valutando con la Regione Lazio  per vedere se possiamo chiedere la Vas su tutto  piano regolatore generale, una Vas generale per tutti. Sembra che l’orientamento sia questo, ma dato che i tempi  della Vas sono lunghi se c’è un comparto C3d  che necessità di questo parere, se lo chiediamo oggi i tempi si allungano; se invece abbiamo una Vas generale che valga per tutti abbiamo risolto il problema.

Il parere art.89 geologico-vegetazionale a breve sarà risolto; abbiamo la disponibilità degli uffici. Sta andando tutto bene, aspettiamo solo, e ripeto solo, la volontà politica;  non abbiamo più scuse, siamo solo nelle mani dei politici. Io quindi faccio un appello ai politici di Fiumicino: mandate immediatamente questo piano in Consiglio!"


"B4A: mai ricevuto alcun atto da portare in Consiglio comunale"


La replica del presidente del Consiglio, Mauro Gonnelli al presidente dell’Asef, Palmerino Faratro

Il Faro on line – “Ho letto e apprezzato l’intervento del presidente dell’Asef, Palmerino Faratro, ma ci tengo a sottolineare che qualora avessi ricevuto un atto risolutivo sulla questione B4A da portare in consiglio comunale, l’avrei fatto senza esitazioni”. Lo afferma il presidente del Consiglio di Fiumicino, Mauro Gonnelli che ribadisce il suo impegno e quello di tanti altri colleghi del consiglio comunale per cercare una soluzione definitiva è noto a tutti.

“Ad oggi – spiega - non mi è stato consegnato alcun atto da portare all’attenzione del consiglio comunale. Se interpreto bene le parole del presidente dell’Asef, si parla poi di un nuovo piano sui B4A. In questo caso mi impegno a presentarlo prima alla città e ai diretti interessati, visto che incide su aree di proprietà di nostri concittadini, e solo dopo a portarlo all’attenzione dell’aula consiliare.   Chiariamo però che una nuova proposta di piano particolareggiato, tra adozione, pubblicazione e i tempi strettamente necessari in termini burocratici, non vedrebbe la sua definizione prima di sei mesi. Questo smentisce gli innumerevoli e troppo ottimistici comunicati (inviati solo per ricercare paternità improprie) che abbiamo letto in questi giorni e che hanno ottenuto un solo risultato: creare maggior disorientamento nei proprietari dei B4A”.

”La nuova cartografia pubblicata dalla Regione Lazio vede un’ulteriore spaccatura nel comparto Isola Sacra, con aree liberate dal rischio esondazione e altre in cui permane un rischio idraulico elevatissimo. L’auspicio è che si arrivi a una soluzione entro breve ma questa deve essere univoca e porre tutti sullo stesso piano in termini di diritti, possibilità e tempi. Ribadisco infine che per considerare ai fini dell’applicazione Imu queste aree edificabili, non basta un comunicato stampa, ma l’oggettiva possibilità edificatoria”. 


venerdì 27 aprile 2012

Articolo uscito su IL MESSAGGERO il 27 Aprile 2012

se non riuscite a leggere l'articolo cliccate QUI


Un passo è fatto. Ora attenzione alla tempistica dei lavori

Faratro: "Soddisfazione per la decisione del Comitato tecnico sui B4a. Un riconoscimento anche al lavoro del Comune"

Il Faro on line - Sulla notizia di stamattina sull'ok del Comitato tecnico dell'Autorità di Bacino alla prosecuzione dell'iter per i B4a e piu' in generale per l'eliminazione dei vincoli sull'Isola sacra, registriamo il commento positivo di Palmerino Faratro, presidente dell'Asef (Associazione settore edile Fiumicino). "Ogni passo in avanti fatto verso la soluzione generale del problema va valutato positivamente. E' la dimostrazione che tutto il lavoro svolto fino ad oggi aveva un senso, e che l'obiettivo è adesso realmente visibile. Voglio ringraziare - prosegue Faratro - l'impegno messo in questo periodo dal sindaco Canapini, dai tecnici comunali, dai dirigenti e dall'assessorato competente e a tutto il Pdl che ha mostrato sensibilità sull'argomento; un impegno - prosegue Faratro - quasi sempre non pubblicizzato ma concreto, che ha seguito passo dopo passo la questione. Voglio anche fare un riconoscimento pubblico all'assessore regionale Ciocchetti, per il fato di aver dato seguito con i fatti alle parole espresse proprio in occasione delle visite a Fiumicino".

Tutto a posto dunque? "No, il problema non è risolto. Ma è comunque un grande passo in avanti il fatto che alcune decisioni tecniche stiano facendo il giusto percorso. Si sta lavorando, e questa di per sé è una notizia positiva; lo è ancor più perché da questi lavori si sta tracciando sempre con maggiore nitidezza la soluzione effettiva ai problemi che fino ad oggi hanno strangolato il comparto edilizio in gran parte del territorio. Ora - conclude Faratro - saremo attenti affinché la tempistica di esecuzione dei lavori promessi segua un iter corretto. L'obiettivo è uno solo: la realizzazione dell'argine e la conseguente approvazione definitiva dei B4a e lo svincolo idrogeologico dell'Isola Sacra".
Perla Tegofenti





Articolo uscito su IL FARO ONLINE Aprile 2012

B4a e strumenti attuativi per l'Isola Sacra: si va avanti
Il Comitato tecnico dell'Autorità di Bacino ha dato l'ok all'iter amministrativo dopo ave preso visione del progetto di messa in sicurezza dell'area

Il Faro on line - Stamattina il Comitato Tecnico dell’Autorità di Bacino del Fiume Tevere in relazione alla vicenda relativa al piano particolareggiato di Isola Sacra, ha stabilito di consentire l’ulteriore corso della procedura di approvazione della variante delle zone B4a e degli altri strumenti attuativi di Isola Sacra. Questo in relazione alla presentazione - effettuata - del progetto di messa in sicurezza presentato dalla Regione Lazio. Resta ovviamente fermo per queste aree il divieto di rilascio di permessi di costruire fino all’esecuzione e collaudo dell’opera di arginatura che la Regione si è impegnata a realizzare entro l’autunno, l'ormai celeberrima "strada-argine".




Gonnelli e De Vecchis: "Sblocco dei B4A, un passo importante"

"Pretendiamo che la maggioranza mantenga i propri impegni e preveda per i comparti e i B4A ancora vincolati l'esonero dell'Imu"

"Lo sblocco della procedura di approvazione della variante delle zone B4A e dell’intero piano particolareggiato dell’Isola Sacra annunciato dal sindaco Canapini questa mattina in una nota ufficiale, è un passo in avanti importante, ma rimane subordinato all’esecuzione e collaudo della famosa strada-argine che la Regione si è impegnata a realizzare entro l’autunno".

"Visto e considerato però che troppo spesso i tempi burocratici si tramutano in tempi biblici pretendiamo che la maggioranza mantenga i propri impegni e preveda per i B4A e i comparti ancora vincolati l’esonero dell’Imu come terreni edificabili, fino a quando non inizieranno gli interventi di realizzazione della strada-argine e non ci sarà la possibilità di ritirare i permessi di costruire. Solo in questo momento potremo cominciare a guardare con maggiore ottimismo la questione B4A. Fino ad allora non abbasseremo la guardia e continueremo ad assumerci, con coerenza, le nostre responsabilità".

MAURO GONNELLI
Presidente Consiglio Comunale
Città di Fiumicino
WILLIAM DE VECCHIS
Gruppo Pdl
Città di Fiumicino


Articolo del Comitato Spontaneo Isola Sacra

"B4A, per il pagamento Ici guardiamo al Patto votato in Consiglio"
L'intervento del Comitato Spontaneo Isola Sacra

Il Faro Online - A fronte della notizia dell'ok da parte dell'Autorità di Bacino, circa l'approvazione degli strumenti attuativi dei piani di isola sacra, il comitato spontaneo Isola Sacra ribadisce che per quanto riguarda il pagamento dell'Ici dei terreni ancora vincolati si rifa' sempre al patto programmatico di fine mandato votato dal Consiglio comunale dove è previsto l'esonero del pagamento dei suddetti terreni ed esorta i tutti i consiglieri a votare una delibera in merito. Saremo eventualmente disposti a pagare al collaudo avvenuto del rilevato/argine previsto dalla Regione Lazio e alla declassificazione totale di Isola Sacra.    

Comitato Spontaneo Isola Sacra

venerdì 20 aprile 2012

Faratro: "La deperimetrazione parziale crea figli e figliastri. E non è la soluzione"


In attesa che il Comune faccia comunque propria l'assenza di vincoli dando l'abitabilità alle costruzioni, l'Asef - tramite Munaretto - sottolinea le incongruenze nel documento siglato dall'Autorità di Bacino

Il Faro on line - Tecnicamente si parla di "Modifiche ed integrazioni al Piano stralcio di assetto idrogeologico - Ps6 - ed al Piano stralcio per il tratto metropolitano del Tevere da Castel Giubileo alla Foce - Ps5". Nella sostanza significa che l'Autorità di bacino del Tevere ha sblocato parte del territorio di Fiumicino deperimetrandola da rischio assoluto di esondazione a rischio quasi nullo, e dunque in quei posti con possibilità di costruire e abitare case. Il decreto è il numero 15 datato marzo 2012. Ma non è tutto oro quello che luccica."Intanto cominciamo col dire che per arrivare allo sblocco delle abitiabilità nelle zone ormai considerate sicure - spiega Palmerino Faratro, presidente dell'Asef (Associazione Settore Edile Fiumicino), nella foto - c'è bisogno di una presa d'atto del Comune che speriamo venga fatta al più presto; solo dopo questo atto formale la postilla in calce ai contratti di vendita di case nella quale si parla di abitabilità diventerà nulla. E comunque dobbiamo dire che questa nuova divisione del territorio in zone verdi (edificabili) e zone rosse (inedificabili) non ci convince; è l'ennesima volta in cui, per alcuni calcoli discutibili, si fanno figli e figliastri. La deperimetrazone parziale non è la soluzione, che resta quella dell'eliminazione di un rischio idrogeologico che non esiste nei termini catastrofici con cui viene proposto".

"La planimetria allegata al decreto dell'abt 15/2012 - aggiunge Simone Munaretto, vicepresidente dell'Asef - è la prova che il rischio esondazione è gestito solamente per tenere sotto scacco i cittadini e non per garantirne l'incolumità". Dichiarazioni forti, che metono sott'accusa sia il mondo politico sia la stessa Autorità di Bacino. Dichiarazioni comunque supportate da ragionamenti concreti ed esmpi sul territorio: "Appare chiaro ad ogni abitante dell'Isola sacra - spiega Munaretto - che decretare a rischio R4 via Passo Buole quando in teoria su via Trincea delle frasche i cittadini sono al sicuro è semplicemente un'incongruenza, per non dire di peggio. Un esempio per tutti: a via Coni Zugna in prossimità con l'incrocio con via Val la Lagarina, secondo la cartografia, non esiste alcun rischio, ad un isolato di distanza si muore affogati. Se questi sono i parametri con i quali dobbiamo confrontarci, appare chiaro che l'amministrazione utilizza i nostri soldi per pagare scienziati che decidono del nostro futuro  senza nessuna logica, nella migliore delle ipotesi, assecondando interessi di altri se vogliamo pensare male! E' ora di dire basta: chi può intervenga!"
Angelo Perfetti


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giovedì 12 aprile 2012

B4A Passo della Sentinella e la storia della strada-argine


Intervista "tecnica"a Palmerino Faratro, presidente dell'Asef (Associazione Settore Edilizio Fiumicino)

Il Faro on line - Ogni giorno ci troviamo a scrivere dei B4a, uno degli argomenti più caldi di Fiumicino perché riguarda la possibilità di costruire all'Isola Sacra e nel contempo il caso del canone Ici già pagato da alcuni proprietari di lotti come se fossero edificabili quando invece sono sottoposti a vincolo. Ma la questione è più ampia. Coinvolge le case già costruite sulla quali pende la spada di Damocle della cosiddetta "abitabilità", e riguarda anche i residenti di Passo della Sentinella, coinvolti nel discorso generale della nuova strada argine che consentirebbe lo sblocco della situazione. Si è detto e si è scritto di tutto, spesso anche in maniera confusa.

Siamo andati a intervistare il presidente dell'Asef (Associazione Settore Edilizio Fiumicino) Palmerino Faratro, in quanto certamente "tecnico" della materia, impegnato in prima persona con la sua associazione per la risoluzione del problema, e non un politico, dunque senza interesse a proporre una realtà fatta di... promesse elettorali. E allora cerchiamo di mettere i puntini sulle "i" a proposito di Passo della Sentinella, da tutti evocata, da tutti nominata, ma sulla quale finora nessuno ha messo la lente d'ingrandimento.

Procediamo per punti e iniziamo dalla famosa strada-argine: è corretto chiamarla così?

"Non proprio - spiega Faratro -. Tecnicamente si deve parlare di "rilevato", cioè di un dosso sterrato alto circa 1 metro e 80 e largo circa 10 metri (che nella cartina che proponiamo in foto è segnato in rosso e indicato dalla freccia arancione, ndr) fatto con materiali idonei, materiali di cava. Questo argine sarà collaudato dall'Autorità di bacino così com'è, semplicemente come protezione rispetto a un'eventuale esondazione. Fatto questo, il rischio idraulico decade, e i B4a si sbloccano, o meglio si svincola il cosiddetto R4. Il concetto, comunque, è lo stesso: si supera lo stallo attuale".

E allora perché si parla tanto di "strada"?

Perché in un secondo momento quello sterrato può essere asfaltato e trasformato in una vera e propria strada, con tanto di luci, segnaletica, ecc. ecc. Ma è un'altra cosa, da fare dopo, che non c'entra nulla col concetto di sicurezza né con lo sblocco della situazione attuale."

Un argine dunque. E sarebbe l'unico esistente?

Anche qui va sfatato un mito, e cioè quello che questo nuovo argine sarebbe quello che, in teoria, potrebbe aggravare la situazione idraulica di Passo della Sentinella. Non è così. Passo della Sentinella ha già un argine nella parte interna (indicato nella cartina dalla freccia blu), praticamente a ridosso delle case, alto più o meno un metro e 80 e molto largo. Per essere chiari, se ci fosse l'esondazione è quello l'argine che bloccherebbe l'acqua a Passo della Sentinella, e non quello che si andrebbe a costruire molto più lontano e che invece serve per risolvere la situazione edilizia".

Ma dalle voci che arrivano al nostro giornale i residenti di Passo della Sentinella, pur consci dei rischi, non vorrebbero andare via di lì. Almeno non tutti...

"Cominciamo col dire - spiega Faratro - che è giusto mettersi a un tavolo con loro e spiegare la situazione trovando insieme delle soluzioni; ogni imposizione sarebbe sbagliata. Detto questo, tecnicamente l'unica vera soluzione per evitare rischi a Passo della Sentinella sarebbe la costruzione di una banchina, Né più né meno come quella che vediamo al Porto Canale; solo che per fare la banchina bisognerebbe comunque eliminare la prima fila di case.... Questo è bene che si dica. I nostri tecnici sono comunque a disposizione di chiunque voglia avere chiarimenti, confrontarsi, chiedere spiegazioni. Sia di Passo della Sentinella sia di qualunque altra zona di Fiumicino. Siamo qui, e - ripeto - a disposizione".

Perché si è detto in alcuni articoli che il problema tecnicamente è risolto se invece è ancora tutto fermo?

"Tecnicamente risolto" vuol dire questo: con il nuovo Piano Casa alcune cose che prima dovevano passare al vaglio della Regione per l'approvazione sono diventate di competenza del Comune. Per cui, una volta fatto l'argine (come da progetto che mostriamo in foto, ndr) il Comune - se vuole - potrà rilasciare le licenze edilizie e potrà dare definitivamente l'abitabilità a quelle costruzioni già esistenti ma ancora prive di questo certificato.

Capito. Ma i tempi?

Se a maggio partissero i lavori per il "rilevato" - e adesso sappiamo di cosa parliamo quando diciamo "rilevato", o strada argine che dir si voglia - per l'autunno potrebbe essere fatto il collaudo, e immediatamente dopo tutto sarebbe sbloccato.

Dunque ora cosa manca?
Ora manca solo la volontà politica. Quella regionale di far partire i lavori e quella comunale di seguire che tutto proceda. Ad oggi - conclude Faratro - studiate tutte le soluzioni tecniche, manca solo la volontà politica di applicarle".

Angelo Perfetti




martedì 10 aprile 2012

CASO B4A: LA REGIONE SBLOCCA I FONDi

Articolo uscito su Fiumicino Online, per poter leggere l'articolo completo cliccate QUI



Biselli:"l'Assessore Russo stia tranquillo, i soldi ci sono"

"La questione B4A purtroppo sta incancrenendo gli animi di cittadini, imprenditori e amministratori che in questi anni hanno lavorato sodo per superare un problema che sembra ogni volta sfuggirci di mano - ha dichiarato Raffaello Biselli, Vicepresidente Consiglio Comunale e Responsabile organizzativo e politico Fondazione Città Nuove Fiumicino - per questo, solo per questo, ho preferito non rispondere ai dubbi sollevati, in maniera legittima, in questo periodo. Per non alimentare nuove polemiche o piccare personalismi che sui B4A si stanno giocando un pass da presentare alle prossime comunali".
"Ora però è arrivato il momento di tranquillizzare un po’ tutti, anche chi sa benissimo di cosa parlo - sostiene Biselli - i soldi ci sono, su questo non c’è dubbio. La Regione Lazio del presidente Renata Polverini ha sbloccato i fondi per realizzare l’argine lungo Fiumara Grande. Notizia appresa dopo un colloquio con l’Assessore al Bilancio Stefano Cetica. E riconfermata in più di un’occasione negli ultimi giorni. Nessun tentativo di propagandare o spacciare per mia questa soluzione. Ma soltanto la 'leggerezza' di aggiungere un tassello, concreto e reale, al puzzle che in questi mesi si è creato. Ma tant’è. L’importante è che i soldi ci siano. Il resto conta poco o nulla. Per conferme? Chiedere all’Assessore regionale al Bilancio Stefano Cetica" conclude Biselli.



Articolo uscito su Dimensione News Aprile 2012

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mercoledì 21 marzo 2012

Articolo uscito sul "IL MESSAGGERO" del 21 Marzo

Questo è l'articolo dell'assessore Ciocchetti uscito il 21 Marzo, che affianchiamo con l'articolo uscito sempre sul "IL MESSAGGERO" dell'11 Marzo del Presidente dell'ASEF, Palmerino Faratro.

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lunedì 19 marzo 2012

Articolo uscito su Fiumicino Online del 17 Marzo

Caso B4A: l'Udc rinnova il suo impegno nella risoluzione del problema


Palmerino Faratro:"attendiamo ora che le promesse diventino realtá"
Dopo aver partecipato alla conferenza stampa, che si é tenuta presso l’Hotel Courtyard by Marriott Rome Airport, indetta dall'Assessore Mario Russo e dai tre consiglieri Addentato, Merlini e Rocca, per annunciare, alla presenza del Vicepresidente della Regione Lazio, Luciano Ciocchetti, il "loro ritorno a casa" nelle fila dell'UDC, interviene il Presidente dell'Associazione Settore Edilizio Fiumicino ASEF, Palmerino Faratro (vedi foto) con una sua dichiarazione. "Ho apprezzato le parole dell'Assessore Mario Russo circa la volontà di trovare una strada nuova per un futuro condiviso, volto allo sviluppo sociale ed economico della nostra città, promettendo particolare attenzione per le piccole e medie imprese operanti nel nostro Comune, cercando di garantire il loro coinvolgimento diretto ed indiretto nelle trasformazioni del territorio. L'assessore ha rinnovato il suo impegno nella risoluzione del problema dei lotti B4A.
Con molto piacere ho ascoltato le parole del Vicepresidente Regione Lazio, che ha promesso: l'inizio lavori a breve con procedura di massima urgenza del rilevato argine, in modo da poter cancellare il rischio esondazione ad Isola Sacra; il coinvolgimento fattivo delle piccole e medie imprese locali nelle trasformazioni che riguarderanno il Comune nei prossimi anni; la creazione di un Distretto portuale ed aeroportuale a Fiumicino che garantisca da un lato lo sviluppo delle infrastrutture portuali ed aeroportuali e dall'altro garantisca il riverbero positivo di detti sviluppi sulle imprese, sull'economia e sui cittadini del Comune; lo sviluppo e la promulgazione a breve di circolari e delibere, che formino un quadro organico con quelle già emesse e che garantiscano l'applicazione più elastica possibile del Piano Casa in modo da venire incontro alle esigenze abitative dei cittadini".
"Nell'attesa che tutte le promesse divengano realtà - ribadisce Palmerino Faratro - tutti gli associati ASEF raccolgono positivamente gli impegni assunti e rimangono attenti perché troppe volte i cittadini di Fiumicino hanno subito le conseguenze negative dello sviluppo della città senza raccoglierne i frutti".

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venerdì 9 marzo 2012

Comunicato stampa del 09 Marzo 2012



B4A: Proseguono gli incontri dell’ASEF e arrivano i primi risultati “concreti”

L’ASEF, insieme al comitato B4A, sta proseguendo negli incontri con tutti gli enti preposti alla gestione del “rischio esondazione” e di conseguenza allo sblocco dei terreni B4A: dopo gli incontri tenuti prima con il Comune di Fiumicino e successivamente con l’Autorità di Bacino del Fiume Tevere, si è svolta una riunione presso la Regione Lazio, alla presenza dell’on. Luciano Ciocchetti, Vice Presidente della Regione ed Assessore alle Politiche del Territorio ed Urbanistica.

L’incontro, tenutosi lunedì 5 marzo, si è svolto in un clima di proficua collaborazione e l’ASEF ha ancora una volta manifestato tutta la sua preoccupazione per la situazione di stallo e per la mancanza di concreti interventi da parte degli organi preposti a risolvere definitivamente i rischi legati all’esondazione del Tevere.

L’on. Ciocchetti, ascoltate le richieste dell’ASEF, si è detto pronto ad intervenire concretamente con la messa a punto di una serie di progetti di risistemazione complessiva e riqualificazione dell’area della foce di Fiumara, ivi compresa la zona di “Passo della Sentinella”.

L’ASEF ha chiesto esplicitamente che i progetti elaborati dalla Regione, sintetizzati in alcuni elaborati grafici, siano messi al più presto a disposizione di tutta la cittadinanza, affinché possano essere oggetto della più ampia discussione tra tutti gli interessati che vorranno proporre le loro osservazioni e le loro modifiche.

Al termine dell’incontro con l’on. Ciocchetti l’ASEF ha ottenuto l’impegno che vengano messi a disposizione entro pochi giorni i progetti elaborati dalla Regione e quindi verrà immediatamente indetta un’assemblea pubblica di discussione aperta a tutti i cittadini e nella quale saranno invitati tutti i soggetti istituzionali coinvolti.

Inoltre, il giorno 6 marzo si è svolta una riunione presso l’ufficio Regionale per il territorio nella quale, il presidente Luca Fegatelli alla presenza del sindaco Mario Canapini e l’ASEF ha dichiarato che la realizzazione del rilevato argine a confine del perimetro PS5corridoio fluviale sarà a carico della Regione Lazio e i lavori saranno effettuati in un tempo massimo di 6 mesi con somma urgenza.

Finalmente possiamo affermare che qualcosa si sta concretamente muovendo: questa volta si è intrapresa la strada giusta, saremo sempre vigili su tutto, nulla sarà lasciato al caso.

Dobbiamo proseguire nella nostra opera di pressione verso tutti i soggetti preposti per arrivare ad ottenere i nostri risultati.

L’appuntamento per tutti è quindi sin da ora all’assemblea pubblica nella quale “carte alla mano” proseguiremo nella nostra battaglia.

Colgo l’occasione per ringraziare tutti gli enti preposti che si sono resi disponibili, gli amici del comitato B4A e tutte le numerose persone che si sono iscritte all’ASEF sostenendo così, la nostra battaglia.








giovedì 8 marzo 2012

Lettera di risposta del presidente dell'ASEF del 07 Marzo 2012


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"Ho letto con molta attenzione la lettera e voglio rispondere"
Ho letto con molta attenzione la lettera del signor Antonello Porcu, che Fiumicino Online ha pubblicato questa mattina e, a differenza di quanto forse si aspettava, ho deciso di risponde subito.
Innanzitutto lo devo ringraziare per essersi iscritto all’ASEF, i cui associati sono sempre di più e questo ci permetterà di continuare a crescere. Riguardo a quest’associazione voglio però ricordare che l’ASEF non nasce oggi, ma già dalla fondazione, nel 2005, ha combattuto importanti battaglie sul fronte dell’edificabilità dei terreni a cosiddetto “rischio esondazione” riuscendo ad ottenere negli ultimi anni importanti risultati, anche se non definitivi.
Poi devo ammettere che la lettera mi ha colpito perché il signor Porcu è stato l’unico a “mettere nero su bianco” con alcune domande che molti a Fiumicino in questi giorni mi stanno facendo con insistenza non appena mi incontrano: “Ma chi te lo fa fare?” oppure: “Ma ti vuoi candidare alle prossime elezioni?”.
Sento quindi il bisogno di rispondere a tutti i miei amici e concittadini di Fiumicino e spiegare il perché delle battaglie di questi giorni.
Per questo dico subito che non ho nessuna intenzione di candidarmi alle elezioni, né prossime né future, sono un imprenditore e voglio continuare a fare il lavoro che faccio quotidianamente e che amo.
Vengo all’altra domanda: “chi me lo fa fare?”
Anche in questo caso la risposta è semplice: faccio tutto questo per la mia città e per il futuro non solo mio e dei miei figli, ma anche di tante persone che lavorano insieme a me.  Non posso infatti nascondere che negli ultimi tempi sono stato costretto a diminuire il lavoro e gli investimenti. Tutto questo mi ha costretto non solo a licenziare persone valide che da anni lavoravano con me, ma anche a diminuire gli ordini verso tutti quegli artigiani e commercianti da cui mi servivo e spero di continuare a servirvi per le mie attività.
Mi sono quindi reso conto che stiamo correndo un grave pericolo e l’economia della nostra città è in grossa difficoltà e quindi Fiumicino va aiutata ora, senza altre attese.
Io, come tanti altri abitanti di Fiumicino, sono figlio di emigranti che dal sud Italia negli anni '50 e '60 hanno deciso di ricominciare una nuova vita in questa città. Da queste persone è nata la Fiumicino di oggi e io sono cresciuto nelle vie di questo paese di pescatori che cresceva, disordinato ma vitale e vivo.
Con gli anni e grazie al lavoro nostro e dei nostri genitori Fiumicino è diventata una grande città e una realtà economica e produttiva di grande rilevanza in tutta la regione.
A me questa città ha dato tanto in questi anni e soprattutto mi ha dato la possibilità di crescere e di diventare imprenditore e di realizzare i miei sogni.
Per questo oggi, in questo momento di difficoltà, mi sento di voler combattere, insieme a tutti quelli che amano Fiumicino come me, le battaglie che serviranno, oggi per l’edificabilità dei terreni e, sicuramente, domani per una nuova sfida.
Colgo l’occasione per ringraziare tutti gli amici del comitato B4A che insieme a me stanno lottando e sempre presenti nei vari incontri.
Per quanto riguarda poi la vicenda del “rischio esondazione” posso dare qualche buona notizia.
Nelle ultime settimane ho incontrato, come Presidente dell’ASEF, i rappresentanti di tutti gli enti preposti alla gestione della vicenda: sia il Comune di Fiumicino, che l’Autorità di Bacino del Fiume Tevere, ed infine la Regione Lazio.
Dopo tutti questi incontri posso dire che la svolta è vicina e ho ottenuto precisi impegni dalle istituzioni che tra pochi giorni avremo i progetti di riassetto e di riqualificazione di tutta l’area cosiddetta a rischio. I progetti prevedono la bonifica e il riassetto complessivo di tutta l’area di Fiumara, che oggi è caratterizzata da un grave ed inaccettabile degrado.
Non appena i progetti saranno pubblici (spero tra pochi giorni) l’ASEF promuoverà una grande assemblea cittadina aperta a tutti per discutere di questi progetti e sentire le voci dei cittadini per le modifiche eventualmente necessarie.
Spero quindi di vederti presto all’assemblea per discutere insieme a me e a tutti gli altri associati del futuro della nostra città e dei risultati che, insieme, stiamo ottenendo.
 
Lettera inviata da: Palmerino Faratro, Presidente dell’ASEF


venerdì 2 marzo 2012

Lettera del 01 Marzo 2012

Proseguono gli incontri tra l’ ASEF e i vari enti istituzionali per la vicenda dei terreni B4A .
Già dalle prime battute si evidenzia la volontà di trovare una soluzione rapida dei problemi, ma purtroppo dobbiamo fare i conti con la lenta e stancante burocrazia che il nostro paese deve sempre affrontare.

Dal primo incontro con l’area pianificazione del comune di Fiumicino, al quale erano presenti l’assessore Mario Russo, l’Architetto Patrizia Di Nola e l’Architetto Riccardo Dati è emerso un dato importante e si sta valutando una possibile procedura che potrebbe ridurre notevolmente i tempi di approvazione del piano.
Nel prossimo incontro lo vedremo meglio nel dettaglio.

Rimane sempre però la questione del vincolo idrogeologico e a tal proposito mercoledì 29 febbraio è avvenuto l’incontro tra l’ASEF e l’Autorità di Bacino.

Siamo stati accolti dal Segretario Generale, l’Ing. Giorgio Cesari, la dott.ssa Letizia Oddi e da tre suoi collaboratori; alla presenza del Direttore Generale dell’Ardis Ing. Mauro Lasagna.


In un clima molto collaborativo ci è stato spiegato, con immagini e documenti, l’evolversi del rischio idrogeologico presente nel nostro territorio, a partire dal 1998 (Legge Sarno).


In seconda battuta ci sono state mostrate, in maniera molto chiara, le tabelle con relativi disegni del corridoio fluviale, prima e dopo le osservazioni pervenute dalla Regione.


A fronte del rischio di esondazione del Tevere presente in tre punti a Fiumara Grande, l’unica soluzione possibile è la creazione di un argine, di un rilevato, da realizzare all’interno del corridoio fluviale.
La domanda è sempre la stessa: quale saranno i tempi per la realizzazione di quest’opera?

Nei prossimi giorni incontreremo l’Onorevole Ciocchetti, il quale ci ha riferito che il problema sarebbe stato risolto dichiarando, che la Regione ha concordato una possibile soluzione facendosi carico della realizzazione dell’argine. Sembra che la Regione sia l’unico ente rimasto in grado di risolvere la situazione di Fiumicino.


Ci rimane un ultimo incontro con il direttore del Dipartimento Istituzione e Territorio Dott. Fegatelli Luca previsto il 06 marzo presso la Regione Lazio dove speriamo di chiudere il cerchio e dare delle risposte concrete ai cittadini.


Rimaniamo sempre in un clima di tensione, la nostra preoccupazione sta sempre nei tempi e nelle volontà di tutti i personaggi sia tecnici che politici nel voler risolvere in maniera decisa e compatta la vicenda.