venerdì 20 aprile 2012

Faratro: "La deperimetrazione parziale crea figli e figliastri. E non è la soluzione"


In attesa che il Comune faccia comunque propria l'assenza di vincoli dando l'abitabilità alle costruzioni, l'Asef - tramite Munaretto - sottolinea le incongruenze nel documento siglato dall'Autorità di Bacino

Il Faro on line - Tecnicamente si parla di "Modifiche ed integrazioni al Piano stralcio di assetto idrogeologico - Ps6 - ed al Piano stralcio per il tratto metropolitano del Tevere da Castel Giubileo alla Foce - Ps5". Nella sostanza significa che l'Autorità di bacino del Tevere ha sblocato parte del territorio di Fiumicino deperimetrandola da rischio assoluto di esondazione a rischio quasi nullo, e dunque in quei posti con possibilità di costruire e abitare case. Il decreto è il numero 15 datato marzo 2012. Ma non è tutto oro quello che luccica."Intanto cominciamo col dire che per arrivare allo sblocco delle abitiabilità nelle zone ormai considerate sicure - spiega Palmerino Faratro, presidente dell'Asef (Associazione Settore Edile Fiumicino), nella foto - c'è bisogno di una presa d'atto del Comune che speriamo venga fatta al più presto; solo dopo questo atto formale la postilla in calce ai contratti di vendita di case nella quale si parla di abitabilità diventerà nulla. E comunque dobbiamo dire che questa nuova divisione del territorio in zone verdi (edificabili) e zone rosse (inedificabili) non ci convince; è l'ennesima volta in cui, per alcuni calcoli discutibili, si fanno figli e figliastri. La deperimetrazone parziale non è la soluzione, che resta quella dell'eliminazione di un rischio idrogeologico che non esiste nei termini catastrofici con cui viene proposto".

"La planimetria allegata al decreto dell'abt 15/2012 - aggiunge Simone Munaretto, vicepresidente dell'Asef - è la prova che il rischio esondazione è gestito solamente per tenere sotto scacco i cittadini e non per garantirne l'incolumità". Dichiarazioni forti, che metono sott'accusa sia il mondo politico sia la stessa Autorità di Bacino. Dichiarazioni comunque supportate da ragionamenti concreti ed esmpi sul territorio: "Appare chiaro ad ogni abitante dell'Isola sacra - spiega Munaretto - che decretare a rischio R4 via Passo Buole quando in teoria su via Trincea delle frasche i cittadini sono al sicuro è semplicemente un'incongruenza, per non dire di peggio. Un esempio per tutti: a via Coni Zugna in prossimità con l'incrocio con via Val la Lagarina, secondo la cartografia, non esiste alcun rischio, ad un isolato di distanza si muore affogati. Se questi sono i parametri con i quali dobbiamo confrontarci, appare chiaro che l'amministrazione utilizza i nostri soldi per pagare scienziati che decidono del nostro futuro  senza nessuna logica, nella migliore delle ipotesi, assecondando interessi di altri se vogliamo pensare male! E' ora di dire basta: chi può intervenga!"
Angelo Perfetti


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