mercoledì 12 dicembre 2012

Regolamento edilizio, prevale la linea del dialogo


L'Asef “chiama” l'amministrazione comunale: insieme possiamo trovare il modo di salvare il comparto rispettando la legge

Il Faro on line - “Se da una parte è evidente che le regole e le leggi vanno rispettate, dall'altra è altrettanto evidente che queste non possono soffocare un intero comparto, mettendo in ginocchio una città e il suo territorio, bloccando l'economia in un momento già drammatico per la congiuntura nazionale”. La premessa è fatta dal presidente del'Asef, Palmerino Faratro, che fa riferimento alle ultime disposizioni regionali sulle autorizzazioni edilizie.

"Va dato atto al Sindaco e al suo staff - prosegue Faratro - di aver trovato, già in passato, soluzioni normative e tecniche che, pur nel rispetto delle linee fondamentali della legislazione vigente, consentissero l'avvio e il proseguo dei lavori. Questa disponibilità mostrata in passato può essere utile ancora oggi, e per questo mettiamo a disposizionela nostra struttura, la nostra esperienza, per trovare insieme un modo di uscire da questo pantano. La legge lascia aperti dei varchi, perché come sempre detta regole generali che, in qualche misura è possibile interpretare. E attenzione, il legislatore fa questo proprio per permettere ai territori, uno diverso dall'altro, di poter aggiustare il tiro in base alle esigenze locali pur mantenendo salda l'impostazione generale. Se il primo cittadino prenderà ancora una volta a cuore questa questione così importante per il territorio potrà dare un senso anche all'ultimo spicchio di legislatura, marcando ancora una volta la sua capacità di dare risposte.

Per questo l'Asef ha protocollato una richiesta di incontro con i vertici dell'Amministrazione comunale, in primis con il Sindaco, con lo scopo di studiare insieme quali spazi di manovra possano esserci rispetto alla rigidità delle regole vigenti.

E a proposito di legislatura – conclude Faratro – vale al pena sottolineare un'ultima cosa: l'associazione settore edile di Fiumicino conta circa 1200 iscritti, che rappresentano una grande fetta di economia territoriale. Abbiamo bisogno di capire dove andrà questo comune, chi potrà tutelare le nostre imprese e i nostri interessi, che poi a cascata significano lavoro per tutti. Abbiamo bisogno di progetti, di programmi e di capire di chi questo territorio si può fidare...”



Nessun commento:

Posta un commento